L’avevamo dovuto interrompere nel 2020 a causa dell’arrivo della pandemia e ci eravamo fermati già con i voli in tasca e dopo una piccola sommossa pochi giorni fa a giustissima richiesta del gruppo dei giovani ho cercato di muovermi il più velocemente possibile per rimettere in piedi questo viaggio da sogno.
Si partirà non prima del 22 agosto e si rientrerà l’1 o il 2 settembre al massimo, tutto dipenderà dalle disponibilità dei voli e dei noleggi auto al momento della conferma. Sarà faticoso, aiutatemi a dire faticoso e ancora più faticoso di quello che immaginate, ma permettetemi di dirvi che tutta questa fatica è proporzionale e sarà ripagata da uno dei paesaggi che vengono definiti come tra i tre migliori del pianeta terra.
Vedremo deserti rossi, deserti di dune che si tuffano nel mare, canyon, savana, formazioni rocciose uniche. Ci troveremo a pochi metri dai più grandi animali del mondo: elefanti, leoni, rinoceronti, zebre, giraffe, orici, coyote, iene, ma incredibilmente sulla costa vedremo ancora pinguini, foche e pellicani!

Questo è un paesaggio grande tre volte l’Italia con solamente 2 milioni di abitanti e la più vasta e incredibile varietà di fauna!
Penso che non sia necessaria altra spiegazione su questo luogo unico, ma solo i duri e puri avventurieri possono avere a a cuore di sperimentare una tale esperienza. Le avvertenze che sento di dare è che faremo molte ore di volo, molte ore di auto e che subiremo le più estreme escursioni termiche possibili. Saranno circa 17 ore di viaggio per praticare poi diverse decine di ore di attraversamento dei deserti in 4×4, con un abbigliamento che sarà invernale al mattino e alla sera, ed estivo nelle ore dello zenith. Sappiatelo! Non per scoraggiare, ma per informare!
Quindi preparate abiti comodi, a strati, da trekking, da potersi spogliare e poi ricoprire e crema solare, occhiali da sole, ma anche giacca a vento. Sarà un viaggio itinerante poiché dormiremo non più di due notti per struttura e dunque anche i bagagli dovranno essere smart, mai come in questo viaggio di dò un no secco alle cianfrusaglie. Sì invece agli adattatori universali di presa, alle power bank e a scorte e riserve di acqua da tenere sempre con noi.
Bisogna stare bene fisicamente per affrontare un viaggio simile e aiutarsi vicendevolmente sviluppando una mentalità proattiva, pianificando soste, acqua, carburante, riparazioni dei pneumatici ogni volta che incontriamo nelle strade, perlopiù sterrate, i centri abitati. Prenderemo due van 4×4 a 6/8 posti e oltre a me e Fabio, per la guida avrò necessità di qualcuno disponibile a darci eventualmente il cambio, contando che la guida è a destra, su mezzi automatici e si deve circolare sul lato sinistro della strada e con patente internazionale. La decisione dei due pulmini è puramente tattica, se ci dividiamo su più 4×4 per 4 mezzi significa esporsi a cambi gomme continui e difficilmente potremmo seguire i piani giornalieri. Il problema ulteriore sarebbe altrimenti quello di trovarci potenzialmente ancora alla guida sul far della sera quando è pericolosissimo (e vietato dalle compagnie di noleggio), per via dell’attraversamento animali. Perciò alloggeremo nei lodge pianificati lungo il percorso e privilegeremo un pelo in più di comfort all’avventura dura e pura. Questo significa anche avere chi ci attende la sera e dunque mettersi nelle condizioni di poter ricevere soccorso dagli host verso cui siamo diretti se non ci vedono arrivare.
Ma veniamo al programma che ho pensato, perché con tutte queste raccomandazioni finisce che vi spavento e non è proprio il caso, anzi, aggiungo che la Namibia è chiamata anche l’Africa dei principianti, perché rispetto ad altre destinazioni con molti più rischi, questa nazione ha dei vantaggi incredibili dal punto di vista sanitario (nessuna vaccinazione richiesta almeno per la stagione secca e la zona che visiteremo), ha strutture sanitarie gestite su modello europeo, ha uno spirito collaborativo e di sostegno tra la popolazione residente, tra cui spiccano diverse comunità di europei, ed è molto sicura sotto ogni punto di vista. Le strade principali sono asfaltate, ma anche le C e D sono tenute molto bene e dunque tutto il percorso che attraverseremo è segnato e semplice, tanto da non essere necessario il navigatore, ma anche le vecchie buone cartine geografiche possono svolgere degnamente la loro funzione.
E dunque, dicevo, veniamo al programma:
- Partiremo da Milano, a seconda della compagnia aerea più favorevole al momento del fermo voli si potrà avere uno scalo a Doha o uno scalo ad Addis Abeba. Saranno circa 20 ore di viaggio, con pasti e intrattenimento a bordo. Quindi il primo giorno se ne andrà così, in volo 🙂
2. Arriveremo a Windhoek, la capitale del Namibia, ma ci sarà ben poco da vedere, diciamo piuttosto che è una città molto piccola, molto nuova, al centro esatto del paese e che serve proprio da stazione di partenza per gli itinerari dei deserti del nord e del sud. Sosteremo in un lodge molto carino, dove rifocillarci dopo il viaggio e dove avremo un assaggio di cena namibiana. Mentre io svolgerò le pratiche di ritiro dei mezzi assicuratevi di rilassarvi e acquistare quante più razioni di snack, liquidi, cibi e integratori per riempire i van e che saranno utilissimi dal giorno dopo in poi.

3. Inizia la vera avventura e dunque saremo diretti verso Sesriem e verso il Deserto del Namib. Faremo nella mattinata una sosta a Solitaire, piccola stazione di servizio nella quale viene servita la celebre torta di mele più buona d’Africa, scatteremo qualche foto ai rottami abbandonati in stile route 66 e procederemo verso il nostro lodge. Se non avremo avuto troppi ritardi per cambi pneumatici o imprevisti, ci fermeremo al Canyon di Sesriem che con la luce del tramonto, sarà una bella passeggiata di circa 5 km che ci consentirà di sgranchirci le gambe e cominciare a vedere le formazioni rocciose più antiche dell’intero pianeta. In questo canyon, benché non particolarmente grande, si rifugiano talvolta colonie di babbuini. Dopodiché ci dirigeremo alla struttura per poterci rilassare, rifocillare con un’ottima cena e andare a letto presto, dato che il giorno dopo sarà una giornata super impegnativa.


4. La sveglia sarà all’alba perché dovremo dirigerci presto presto all’entrata del Parco del Namib, per visitare l’iconico Deadvlei. Contate che questa visione viene nominata come una delle più belle del mondo intero. Qui vedremo i celebri alberi di acacia praticamente fossilizzati dall’ambiente senza umidità all’interno di un fiume seccato, la cui salinità crea un contrasto tra le dune rosse, la pavimentazione chiara e il cielo blu. Rimarremo senza fiato di fronte a tanta meraviglia.
Poi procederemo per la salita dell’altrettanto famosa Big Dune, una faticaccia per risalire 380 mt di sabbia ma per poter godere sulla cima di uno dei più magnifici e commoventi panorami che vedrete in vita vostra. Saremo solo noi, il vento e la sabbia delle dune.
Dopo questa scorpacciata di bellezza faremo ritorno al lodge per rilassarci, rinfrescarci, avere la nostra cena e andare a riposare. L’indomani avremo un’altra giornata epica…
5. Partenza al mattino presto per dirigerci verso Swakopmund, più a nord, una ridente cittadina sull’Oceano atlantico e che rappresenta una tappa imperdibile di ogni itinerario in Namibia per diverse ragioni. Arriveremo, salvo imprevisti, nel primissimo pomeriggio, giusto in tempo per fare check in nella struttura prenotata e poi saremo pronti per un’avventura di puro divertimento. Sfrecceremo sui quad per le gigantesche dune poco fuori la città e ci godremo questo momento magico di folle corsa.
Rientreremo per cena in città e poi nuovamente a letto presto.
6. Probabilmente questa, la sesta, sarà la giornata più avventurosa dell’intero viaggio. Partiremo al mattino per una deliziosa crociera a Walvisbaai a bordo di un natante laddove saliranno foche e pellicani, visiteremo le colonie di animali marini che si trovano nella baia e brinderemo a questo posto così immerso di aria atlantica e marina. Al termine di questa magnifica esperienza ci attende l’avventura più entusiasmante. Verranno a prenderci in hotel con i 4×4 e dopo una piccola sosta prima delle dune per sgonfiare i pneumatici, ci dirigeremo tra le dune e l’immensità dell’oceano su una sottile striscia di sabbia verso Sandwich Harbor. Non voglio dirvi nulla rispetto a ciò che vedremo e cosa proveremo lì. Vi dirò solo che la magnificenza dell’infinito ci coglierà di sorpresa e non poche persone giunte in quel luogo si emozionano fino alle lacrime per il senso d’infinitezza che tale luogo sa trasmettere a chi ha la fortuna di vederlo e respirarlo.
Al rientro alloggeremo ancora una notte a Swakopmund.


7. Partendo sempre presto, perché il mattino ha l’oro in bocca, ci dirigeremo verso nord e verso la regione del Parco Etosha, ma lo faremo attraversando una magnifica zona di rocce antichissime e facendo sosta ad Omaruru. Qui, sempre ammesso che non si abbiano ritardi o imprevisti potremo dividerci a seconda dei gusti personali di ciascuno in due gruppi, un gruppetto potrà visitare la cantina vinicola di produzione di vini e distillati mentre un altro gruppo potrà visitare le impronte di dinosauro che si trovano come attrattiva archeologica della piccola località namibiana. Al termine di questa sosta ripartiremo verso nord per raggiungere il nostro lodge che ci servirà da base per le due successive visite all’Etosha National Park.
8. Anche in questa mattinata la sveglia sarà inesorabile e dunque appena aprirà il parco noi saremo pronti per il nostro Safari. Un Safari fotografico, sia ben inteso, non più come in passato che era una mattanza. Andremo alla ricerca di tutti gli animali iconici dell’Africa: elefanti, leoni, gazzelle, orici, zebre, giraffe… e passeremo l’intera giornata a ricercare scene perfette e a osservare gli animali, in trance, riconnettendoci con la grande mama Africa e i suoi ritmi di terra madre. A metà pomeriggio, sarà importante uscire ben prima della chiusura del parco e rientreremo nel lodge per riposare e rifocillarci.
9. Questa giornata sarà una replica della precedente, faremo la nostra seconda entrata nel parco, avendo cura di visitare altre zone di questo parco che è immenso e che riserva sorprese speciali. Considerate che ha un’estensione come l’intera Sicilia e dunque anche la nona giornata sarà dedicata alla ripresa perfetta, alla ricerca degli animali e alla riconversione del nostro sentire con la savana.

10. Partiremo verso Windhoek. E’ arrivato il nostro ultimo giorno e ritornando sulla strada verso sud faremo qualche sosta qua e là per scattare ancora qualche foto degli splendidi scenari di questo paese. All’arrivo nel pomeriggio avremo tempo libero per qualche acquisto qualora lo desideraste e consumeremo la nostra ultima cena africana.
11. Ci dirigeremo verso l’aeroporto e dunque faremo rientro in Italia, ricordando che si arriverà a Milano il giorno successivo alla partenza dal Namibia.
Se desiderate unirvi al gruppo in partenza, non perdete troppo tempo e richiedete a info@tusitaladesign.com, il flyer con il dettaglio per partecipare e i costi che, saranno inferiori rispetto alla media di un viaggio simile, come mia abitudine fare.
Pronti per Namibia Wild Africa?