NYC_Grab the Big Apple: Autumn Edition

New York City… ha bisogno forse di presentazioni la città più iconica del mondo intero?

Vi sembrerà di esserci già stati (anche se è la prima volta), e ci lascerete il cuore, vorrete tornarci ancora e ancora, per osservare la sua atmosfera e i suoi colori cambiare da una stagione all’altra.

Perciò, dopo tante volte in inverno, a inizio primavera, per Pasqua e d’estate, questa volta partiremo per visitarla nella sua settimana più rappresentativa del cambio stagione autunnale, quando la parata di Macy’s coincide con il Thanksgiving e segna il conto alla rovescia per l’arrivo di Santa Claus.

Ma, di fatto, cos’è questa parata?

Il suo nome completo è Macy’s Thanksgiving Day Parade proprio perché nacque nel 1924 come monumentale impresa pubblicitaria dei Grandi Magazzini Macy’s. Nel pieno centro di Manhattan la città si veste a festa e sfilano lungo la sesta strada gruppi in costume e giganteschi palloni aerostatici. Da allora ha cambiato qualche tratto di percorso, ma di fatto ha continuato a far crescere la sua popolarità e a mantenere alcune caratteristiche precise: si parte da Columbus Circle e si arriva a Herald Square, ossia al negozio Macy’s più grande al mondo, nella sfilata ci sono i gruppi di musicisti in costume tra cui le famose majorette, si tiene sempre dalle ore 9 alle 12, partecipano come protagonisti la maggioranza degli impiegati di Macy’s in costume, ci sono i grandi carri (simili al nostro carnevale) e i mastodontici palloni aerostatici che sono la vera attrazione della parata. Vedi un assaggio qui https://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2021/11/25/thanksgiving-a-new-york-torna-la-parata-di-macys_ca895907-2ea1-4ff1-908d-712427d89844.html

Al termine di questo hustling and bustling moment tutti gli americani partecipano al tradizionale pranzo del Thanksgiving (Giorno del Ringraziamento) con i prodotti tipici della madre terra America: il tacchino, il mais, la zucca, i cranberries (mirtilli rossi) e le patate (almeno). A memoria dei Nativi che dal 1621 aiutarono i Padri Pellegrini e i primi coloni, ridotti alla fame, con le sementi e insegnandogli a coltivare questi meravigliosi prodotti sconosciuti in Europa. E’ dunque la più importante festa nazionale americana.

Ma la parata sarà solo il giovedì mattina, noi avremo ben 6 giorni ricchi di attività, monumenti e gigantesche icone americane da vedere e conoscere.

Ovviamente, per chi viene la prima volta non mancherà Miss Liberty con il tradizionale circuito in traghetto che dal porto conduce in visita alla Statua della Libertà ed Ellis Island per una giornata all’insegna dell’immagine più rappresentativa degli States. Poi procederemo verso il Charging Bull, il Financial District e ovviamente il monumento a Ground Zero a memoria della tragedia delle torri gemelle che nessuno dimentica.

Percorreremo la classica passeggiata sul Brooklyn Bridge, visiteremo Dumbo a Brooklyn quando le luci dei grattacieli di Manhattan si accendono e ho in mente di fare una puntata al Greenwood Cemetery, dato che ci fermeremo solo una settimana (e dunque la classica gita a Philadelphia o Washington che con più giorni a NY è fattibile, questa volta non la faremo).

Una giornata a cui non possiamo rinunciare, è quella dedicata ad immergersi nell’atmosfera di Harlem, nel cuore della comunità afroamericana. Qui parteciperemo a una worship (funzione religiosa) battista e al seguente aumentare di ritmo e toni per concludere in una preghiera che pian piano si trasforma in un Gospel in un crescendo di emozioni che non può che far commuovere chiunque vi partecipi. Assaggeremo il soul food cucinato alla vecchia maniera dell’Alabama e sentiremo quanto radicata sia la cultura religiosa in questo quartiere così particolare.

Ma faremo anche molto altro, per esempio visiteremo tutto il rifacimento del quartiere di Chelsea, con la passeggiata sulla Highline, il monumento The Vessel (anche chiamato Kebab) e il nuovissimo Hudson Yard, attualmente il grattacielo più alto dell’emisfero nord. NY in questo è fantastica, perché ogni anno quando andiamo abbiamo un nuovo grattacielo su cui salire che ha battuto il record di quello precedente… ma il rifacimento di Chelsea che si affaccia sull’Hudson è qualcosa di unico al mondo e vale sempre la pena di farci una passeggiata al tramonto e perdersi con lo sguardo verso il New Jersey.

Non crediate che trascureremo il lato culturale, soprattutto storico artistico della City, perché almeno al Metropolitan Museum e al MoMA andremo in visita. Al Guggenheim entreremo, ma daremo un’occhiata veloce, dopodiché mi rendo disponibile a prenotare altre visite singole per chi desiderasse visitare la Frick Collection o il Natural History Museum (quello dove hanno girato “Una notte al Museo”, tanto per intenderci). Non fatevi ingannare dall’idea di museo all’italiana, gestito con patrimonio pubblico, perché negli USA i musei sono tutti privati e il costo del biglietto (sempre piuttosto salato) vale tutta la visita in questi magnifici templi di ricostruzione delle nostre radici. Inoltre, vi guiderò io all’interno delle collezioni, tra templi, fontane, tetti di vetro e storia americana e conterò di raccontarvi alcune tra le più magnifiche storie che esistono.

Ma non trascureremo neppure il lato frivolo della nostra City e di quello che viene definito appunto uno stile tutto americano. La prima sera, all’arrivo, (ma ripeteremo l’esperienza) ci dirigeremo subito nelle luci della città e di Times Square.

E sempre in tema di frivolezze vogliamo mica farci mancare lo shopping a SoHO e la scoperta del mio quartiere preferito, ossia Greenwich Village in una passeggiata iconica che ci porterà da Union Square alla magnifica Washington Square attraverso la low Broadway per immergerci poi a China Town e in quel che rimane della piccola Little Italy.

Ad ogni modo, visiteremo anche il polmone verde newyorchese, che per l’occasione, sarà tinto di rosso, ossia Central Park, luogo unico al mondo.

Ma non è ancora finita, perché nel mio programma, ormai lo sapete, ci sono sempre altre sorprese wow, perciò, se volete unirvi al gruppo in partenza, sappiate che i posti rimasti sono pochini. Eh sì, perché il viaggio con me a NY è ormai diventato un’istituzione e dunque ci sono persone che si prenotano da un anno all’altro, perciò, sebbene non abbia ancora aperto le iscrizioni, il gruppo c’è già.

Non indugiare, se sei interessato scrivi a info@tusitaladesign.com e chiedi il flyer con i costi (irrisori, visto che avete volo incluso, guida e assistenza per l’intero viaggio) e unitevi a questa grande avventura americana!

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